Finti professionisti che feriscono: quando la ricerca di aiuto per un disagio alimentare diventa un’esperienza dannosa

La vita aveva picchiato forte ancora una volta.

Hai provato a sopportare… a far uscire il tuo grido di dolore che è  rimasto inascoltato amplificando la tua delicatezza  e fragilità.

In un terreno così friabile e ammaccato… il disturbo alimentare che avevi affrontato e contenuto, arginato e ridotto negli angoli più periferici del tuo cuore e del tuo cervello ha trovato nuova spinta, nuovo vigore e si è ripresentato forte e doloroso come ricordavi che era.

In poche settimane ha ripercorso le stesse cose che facevi nel periodo della malattia… contare le calorie, misurare i passi, punirti per le microscopiche debolezze di un biscotto sottratto alla scatola in cucina… la severità con cui ti parli, ti sgridi e ti neghi la colazione e il pane e l’olio ti ha riportato nel vortice delle abbuffate.

 

Decidi allora di chiedere aiuto.

Il professionista che ti ha incontrato ti ha riempito di parole inappropriate… ti ha sgridato e sottolineato ogni errore che facevi.

Ti ha infine proposto una dieta più restrittiva di quanto già non facevi da sola… ti ha negato ogni forma di carboidrato ad eccezione di 20 grammi di cereali… 20 grammi!!

Ti ha detto di pesare la verdura e tagliare a metà la mela…

 

Ti è  bastato pochissimo per ritornare al punto peggiore del tuo percorso di malattia.

Il disturbo alimentare ha iniziato a riempire ogni minuto della tua vita e le abbuffate sono diventate quotidiane, violente, distruttive.

 

VERGOGNA

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Stefania Zamuner
Dott.ssa

Stefania Zamuner

Sono un medico medico nutrizionista specializzato in Dietologia e Nutrizione clinica.

Da più di 30 anni mi interesso a tutto quanto è inerente al mondo dell’alimentazione, dalla prevenzione alla diagnosi e terapia delle patologie che si correlano al cibo. Amo molto il mio lavoro. Nel mio percorso di specializzazione nel campo della Nutrizione ho approfondito la conoscenza e il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, che affronto con metodo cognitivo comportamentale.

Poiché competenza e rispetto dell’individuo sono alla base del mio operato, non mi  interessano diete di tendenza e strategie poco salutari a breve termine: elaboro personalmente percorsi su misura e seguo nel tempo il percorso del mio paziente, aiutandolo a conseguire i necessari cambiamenti delle abitudini alimentari, al fine di migliorare lo stile di vita che gli garantirà il mantenimento dei risultati.