Insieme contro il “mostro”. Grazie al coraggio di dire basta.
Insieme contro il “mostro”. Grazie al coraggio di dire basta.

Grazie.
Grazie per ciò che mi hai raccontato..per avermi aperto le finestre della tua vita e avermi permesso di guardarci dentro.
Grazie per aver condiviso con me 10 anni di vita, fin da quando tutto è iniziato… la dura battaglia che hai fatto fino a oggi… i progressi… le resistenze che sono rimaste salde alla tua anima… e soprattutto questo nuovo desiderio che ti sei scoperta dentro di provare a dire la parola BASTA!
Con 28 anni di esperienza clinica e 2 Master in Disturbi del comportamento alimentare ancora rimango stupita di quanta sofferenza possano generare le parole… di una madre nei confronti dell’aspetto fisico della propria figlia o di un ragazzino stupido e superficiale alla compagna di classe o di chiunque che butta parole su un social atteggiandosi a guru della bellezza e della perfezione…
Ho ascoltato ogni singola parola… ho letto nelle pieghe della tua fronte… ho sentito le emozioni che provavi in risposta alle mie parole sicuramente competenti ma anche dure e severe nei confronti del “mostro” a cui hai permesso di trovare alloggio fisso dentro alla tua vita… hai anche provato a spiegarmi il perché hai paura a sfrattarlo…
Grazie per la paura che vuoi condividere con me… per provare ad affrontare il “mostro” invece che lasciarlo in pace a condizionare ogni singola ora delle tua giornata…
Grazie per mettere in discussione che quella che tu chiami vita sia davvero ciò che vuoi per te stessa e ciò che hai previsto e desiderato per te stessa…
Si intraprende il percorso verso la liberazione iniziando a mettere in discussione il valore di quella voce che ti dice, no anzi ti impone, di non andare a cena coi tuoi amici o di incontrare il water dopo uno spicchio minuscolo di pizza o di camminare nel buio della tua città anche se hai paura e le gambe fanno male, anche se le lacrime scendono silenziose e invisibili agli altri sulle guance, anche se tu non vuoi camminare e senti che un passo ancora e potresti morire…
Iniziare a pensare che a 15, a 23, a 27, 32, 48,… anni non vuoi più vivere con il “mostro” accanto, tanto vicino, tanto invadente, tanto insistente… è il primo passo utile verso la considerazione che c’è un’altra vita che non include la malattia.
Migliorare il proprio peso o aggiungere un pugno di calorie al seguito di un ricovero o dell’imposizione di un familiare o di un terapeuta non coincide mai con la guarigione anche se il peso cambia e la mestruazione compare…
La guarigione intesa come vita nuova, cambiamento, scoperta di chi sei veramente si realizza quando senti che, per quanta paura ti fa pensare di allontanare prima e lasciare andare poi la malattia, è esattamente ciò che desideri per ritrovare – o conoscere per la prima volta – la vita che davvero vuoi avere ed essere la persona che davvero sei, spogliata dalla malattia e per questo straordinaria, meravigliosa, unica.
Il “mostro” che ho ampiamente studiato sui libri quando lo rincontro negli occhi di una ragazzina o di giovane donna riesce a generare in me la rabbia per il tanto dolore che provoca ma riesce anche a tirarmi fuori l’energia e la determinazione che investo per creare un’alleanza con la protagonista di questo dolore sicuramente funzionale a qualcosa anche se non sempre è chiaro cosa…
Pertanto “caro mostro” sappi che ti abbiamo dichiarato guerra!
Investirò ogni mia energia, competenza e qualità umana per aiutarti a ritrovare la tua vita a ringraziamento per aver creduto alle mie parole: si può vivere anche senza il “mostro” accanto… si può imparare a bastarsi… SI PUO’ GUARIRE!
