Anoressia

Criteri diagnostici per Anoressia Nervosa
(da DSM-IV MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI)
A. RESTRIZIONE DELL’INTROITO ENERGETICO RISPETTO AL FABBISOGNO TALE DA CONDURRE A UN PESO CORPOREO SIGNIFICATIVAMENTE BASSO IN RAPPORTO A ETÀ , SESSO, TRAIETTORIA EVOLUTIVA E SALUTE FISICA.
Si definisce significativamente basso un peso che sia inferiore a quello minimo normale o, nel caso dei bambini e degli adolescenti, inferiore al peso minimo atteso per l’età e il sesso.
B. INTENSA PAURA DI AUMENTARE DI PESO O DI DIVENTARE GRASSI.
Persistere in comportamenti che interferiscono con l’aumento di peso anche quando questo è significativamente basso
C. ALTERAZIONE DEL MODO IN CUI VENGONO VISSUTI IL PESO O LE FORME DEL CORPO.
Influenza indebita del peso o delle forme del corpo sulla valutazione di sé, o persistente mancanza di riconoscimento della gravità del sottopeso corporeo attuale.
L’AN si suddivide in due SOTTOTIPI:
TIPO RESTRITTIVO: nel corso degli ultimi tre mesi, la persona non ha avuto episodi ricorrenti di abbuffate compulsive o di pratiche di svuotamento (cioè vomito autoindotto o abuso/uso improprio di lassativi, diuretici, o clisteri). Questo sottotipo descrive casi in cui la perdita di peso è ottenuta essenzialmente attraverso diete, digiuni e/o esercizio fisico eccessivo.
TIPO BULIMICO/PURGATIVO: nel corso degli ultimi tre mesi, la persona ha avuto episodi ricorrenti di abbuffate compulsive o di pratiche di svuotamento (cioè vomito autoindotto o abuso/uso improprio di lassativi, diuretici, o clisteri).

Dott.ssa
Stefania Zamuner
Sono un medico medico nutrizionista specializzato in Dietologia e Nutrizione clinica.
Da più di 30 anni mi interesso a tutto quanto è inerente al mondo dell’alimentazione, dalla prevenzione alla diagnosi e terapia delle patologie che si correlano al cibo. Amo molto il mio lavoro. Nel mio percorso di specializzazione nel campo della Nutrizione ho approfondito la conoscenza e il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, che affronto con metodo cognitivo comportamentale.
Poiché competenza e rispetto dell’individuo sono alla base del mio operato, non mi interessano diete di tendenza e strategie poco salutari a breve termine: elaboro personalmente percorsi su misura e seguo nel tempo il percorso del mio paziente, aiutandolo a conseguire i necessari cambiamenti delle abitudini alimentari, al fine di migliorare lo stile di vita che gli garantirà il mantenimento dei risultati.

