Storia vera di un successo: quando dimagrire non è una sola questione di peso
Quel giorno sono entrata nell’ambulatorio della dottoressa con il cuore che batteva forte, mi ero appena licenziata trovando – non so neppure io dove – la forza per dire e fare ciò che da parecchio tempo non sopportavo più.
Alle spalle, ma neanche troppo lontano, un carcinoma al seno ancora in terapia, leggermente più in là una serie di fatiche che mi avevano resa esausta.
Da sempre in lotta col mio corpo e il suo peso, da quando ho memoria entravo e uscivo da diete che molto molto presto si rivelavano dei fallimenti o promesse non mantenute, soldi sprecati in miracolosi beveroni, bruciagrassi e drenanti. Avevo provato di tutto, ritrovandomi regolarmente al punto di partenza- anzi no- sempre un po’ oltre.
Quel giorno, entrando nell’ambulatorio della dottoressa, in cuor mio speravo di trovare altro, molto di più di un conteggio di calorie, molto di più di una negazione alimentare, avevo così bisogno di essere aiutata …aiutata davvero….
Avevo letto della dottoressa Zamuner in rete, la cosa che mi ha avvicinato a lei è stato la sua qualifica di medico, non ero mai stata seguita da un medico per dimagrire… e la precarietà della mia salute, le terapie che stavo seguendo, la paura e l’infinita fatica che stavo facendo, mi avevano indotto ad aspettare che lei mi ricevesse.
Quel giorno ho dato una svolta alla mia vita.
La dottoressa, dopo aver ascoltato molto attentamente la mia storia, mi ha proposto di fare con lei un percorso di riabilitazione nutrizionale utilizzando un Diario Alimentare.
Ero scettica.
Non capivo come mi potesse aiutare scrivere cosa mangiavo, mi chiesi se aveva capito realmente quanto complessa e complicata era la mia storia, quanti tentativi alimentari avevo fatto in passato e quanta sofferenza avessi sopportato negli anni per trovarmi a quel maledetto peso che la bilancia quel giorno indicava.
Pensai fra me e me che il diario richiedeva troppo tempo e che non avrei trovato la forza di volontà necessaria per cominciarlo e tenerlo costantemente aggiornato.
Ma… le avevo provate tutte per dimagrire, pensai allora che potevo provare anche questa!
Decisi così di iniziare quel percorso e di restituire alla Dottoressa la stessa sincerità e apertura che Lei aveva usato con me quella mattina.
Mi resi conto solo dopo essere uscita dall’ambulatorio che quel malessere forte che provavo al mio arrivo, non lo percepivo più e che durante quel lungo colloquio mi ero sentita a mio agio, compresa, rispettata, ascoltata, libera di piangere, di chiedere e di stare in silenzio, di pensare.
Decisi che avrei affidato alle pagine del mio primo diario solo parole di sincerità e onestà perché io quel malessere fortissimo non lo volevo più.
Forse è una favola, pensai, ma ci voglio provare.
Solo una volta uscita dall’ambulatorio mi resi conto che non avevo una dieta… cosa avrei mangiato?
Ma ho sentito che volevo affidarmi a lei con la stessa fiducia che la dottoressa mi aveva dato, se non mi aveva detto cosa dovevo mangiare voleva dire che Lei si fidava di me, del mio buon senso, dell’esperienza e soprattutto del desiderio fortissimo di cambiare.
Non c’era posto migliore in cui volevo essere in quel momento.
Da quel giorno è passato quasi un anno, ho incontrato la dottoressa regolarmente tutti i mesi e completato molti diari che da parecchi mesi contengono anche riflessioni, disegni, fotografie, ricette, brani di canzoni che ho imparato a suonare al pianoforte.
Perché il cambiamento sulla bilancia è stato il primo di una serie di cambiamenti verificatisi nella mia vita.
Ho abbracciato la tipologia di alimentazione che da quando ero una bambina volevo intraprendere senza mai riuscirci perché non mi ero mai sentita guidata e supportata come ha fatto la dottoressa Zamuner.
Ho realizzato il sogno di imparare a suonare uno strumento, e uno a uno sto realizzando anche altri desideri che non credevo di poter realizzare fondamentalmente per una forte disistima che ho da sempre nutrito in me stessa complice un peso che mi faceva sentire ingabbiata e rinchiusa in una storia personale non facilissima.
Sono consapevole che senza questa percorso non sarei diventata la persona e la donna che incontro allo specchio tutte le mattine, ma ho anche capito ciò che la dottoressa mi ha detto fin da subito e cioè che sono io l’artefice del mio cambiamento, io la responsabile della realizzazione dei miei desideri, io ho contribuito attivamente a fare di me stessa una persona diversa, serena, migliore, autentica e realizzata.
Inizialmente non lo capivo ma ora, grazie al suo intuito, alle sue capacità professionali e umane, ho compreso quanto potere ho nel decidere della mia vita, oltre che del mio peso.